La città dolente

0. Il trionfo maniacale della “soggettività” corrisponde ad una evacuazione massiva del reale; vi si sostituisce una “realtà” immaginifica intrinsecamente negazionista. Il negazionismo è la peggior forma della negazione e nel contempo l’epitome del relativismo: la più ignobile versione del collaborazionismo.

Postilla: Il negazionismo “neutralizza” il negativo favorendo “l’incistarsi nel sociale” di quel che Roberto Cheloni chiama gli “enunciati del fondamento” divenuti un sistema efficacissimo di produzione ideologica della contraddizione. (R. Cheloni, La società maniacale. Paradigmi e paralipomeni per un suo avvento, Canova, Treviso 1996).

G. Sirena, La città dolente, olio su tela, collezione privata Orvieto

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